Se ci sediamo in meditazione e ci mettiamo a
pensare, non facciamo meditazione.
In meditazione dobbiamo abbandonare i pensieri.
Al maestro cinese Yaoshan, un monaco domandò:
“A che cosa pensi quando fai zazen?”
“Penso al non pensiero.”
“Ma come fai a pensare al non pensiero?”
“Stando seduto al di là del pensiero.”
Non pensare non significa smettere di pensare,
ma smettere di aggrapparsi ai pensieri. I pensieri vanno e vengono, ma noi non
ci aggrappiamo ad essi – li lasciamo passare, e ritorniamo alla postura. La
mente continua a pensare, proprio come la respirazione o lo stomaco continuano
a lavorare.
Noi però ritorniamo alla realtà della postura, che
in quel momento è l’unica realtà, a differenza dei pensieri che sono solo
fantasie o sogni. In tal senso ci risvegliamo dal sonno della mente.
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