Se tutti gli esseri viventi sviluppano un loro
grado di coscienza, ciò non vuol dire che Qualcuno dall’alto infonda loro la
coscienza, ma che la coscienza si sviluppa autonomamente dalla materia, da una
certa organizzazione della materia, perché ne è già parte integrante.
Dall’atomo al minerale, dall’aminoacido alla
cellula, dal microbo al virus, dalla pianta all’insetto, dal cane all’uomo,
tutto ha una propria capacità di coscienza, fin dall’origine.
Contrariamente a quanto pensavano alcuni
filosofi del passato, la materia e la coscienza non sono affatto divise. La
materia che pensa, il cervello, è in realtà un’evoluzione della materia stessa,
che in sé già contiene quella potenzialità.
La materia ha in sé la potenzialità di
trasformarsi in coscienza perché all’origine è una specie di coscienza
condensata, rappresa.
Questo ha importanti conseguenze, perché vuol
dire che la coscienza ha la possibilità di agire sulla materia.
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