domenica 25 gennaio 2015

La cultura del raccoglimento

Nell’aeroporto di Monaco sono state installate speciali cabine insonorizzate, le Napcabs, di quattro metri quadrati, in cui il personale viaggiante e i passeggeri possono rifugiarsi per staccare dalla confusione circostante, per schiacciare un pisolino, per rilassarsi nell’attesa di un volo o per avere un po’ di intimità. Ottima iniziativa, da estendere nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle nostre città rumorose e affollate, nelle nostre stesse case, ecc., in modo da avere un luogo di riposo e di meditazione, per stare un po’ con noi stessi.
È la cultura della meditazione che va diffondendosi. Si riconosce la necessità di staccare periodicamente dall’ambiente sempre più frenetico, chiassoso e nevrotizzante delle nostre esistenze quotidiane.
Perfino Dio, nel mito biblico, sentì la necessità di “riposarsi” dopo sei giorni di lavoro.

Ma un rifugio del genere sta comunque in ognuno di noi, anche in mezzo al caos del mondo. Fermatevi ogni tanto, smettete di parlare e di pensare ossessivamente, fate silenzio, isolatevi, raccoglietevi. Poi, potrete ritornare alle vostre attività con la mente più chiara.

La meditazione è in verità superiore al pensiero. La terra sembra riposare nel silenzio della meditazione, e le acque, le montagne, il firmamento e il cielo sembrano tutti in meditazione”

                                               Chandogya Upanishad

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