Nell’aeroporto di Monaco sono state installate
speciali cabine insonorizzate, le Napcabs, di quattro metri quadrati, in cui il
personale viaggiante e i passeggeri possono rifugiarsi per staccare dalla
confusione circostante, per schiacciare un pisolino, per rilassarsi nell’attesa
di un volo o per avere un po’ di intimità. Ottima iniziativa, da estendere nei
luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle nostre città rumorose e affollate, nelle
nostre stesse case, ecc., in modo da avere un luogo di riposo e di meditazione,
per stare un po’ con noi stessi.
È la cultura della meditazione che va diffondendosi.
Si riconosce la necessità di staccare periodicamente dall’ambiente sempre più
frenetico, chiassoso e nevrotizzante delle nostre esistenze quotidiane.
Perfino Dio, nel mito biblico, sentì la
necessità di “riposarsi” dopo sei giorni di lavoro.
Ma un rifugio del genere sta comunque in ognuno
di noi, anche in mezzo al caos del mondo. Fermatevi ogni tanto, smettete di
parlare e di pensare ossessivamente, fate silenzio, isolatevi, raccoglietevi.
Poi, potrete ritornare alle vostre attività con la mente più chiara.
“La
meditazione è in verità superiore al pensiero. La terra sembra riposare nel
silenzio della meditazione, e le acque, le montagne, il firmamento e il cielo
sembrano tutti in meditazione”
Chandogya
Upanishad
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