martedì 13 gennaio 2015

L'universo in noi

Noi pensiamo all’ “ora”, a questo momento, come ad un punto di passaggio tra un momento passato e un momento futuro. Ma in realtà il passato e il futuro sono percepibili solo da questo attimo presente – sono quindi contenuti nell’ “ora”. Quando nasco, non sono io che mi inserisco in un tempo che scorre; sono io che porto con me un presente che contiene un passato e un futuro. Quando morirò, porterò via con me il tempo intero.
Quando sono nato, ho creato il mio mondo; e quando morirò me lo porterò via. Non esiste un mondo preesistente in cui mi inserisco. Sono io che creo il mondo e sono io che lo faccio sparire. E questo vale per tutti.
Sono io il creatore del mio universo. E questo vale per tutti; non è detto che il mio universo sia uguale al tuo, anzi è certamente diverso. Ognuno porta con sé lo spazio, il tempo, il mondo e l’universo.
Così devo stare in meditazione: io sono il creatore di tutto ciò che sperimento. Quale responsabilità!
Quando nasce un uomo, nasce un intero universo. Quando muore un uomo, muore un intero universo.

Il mondo è comune nel senso che è condiviso per un certo tempo e per un certo spazio. Ma ognuno vive in una propria sfera, di cui è Signore assoluto.

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