Nel sé cogliamo l’unità del tutto, nell’io la
frammentarietà.
Costretti a vivere nella frammentarietà, nella
transitorietà e nella provvisorietà, dobbiamo tener d’occhio l’unità, l’interdipendenza
e la complementarità delle cose. Se viviamo solo nella frammentarietà,
perderemo di vista l’insieme e vedremo solo antagonismo e individualismo.
Ma ogni frammento è parte del tutto, ed è stato
costruito per il tutto.
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