È impossibile
che una fede non sia violenta, perché il credente, prima ancora di essere
violento con gli altri, imponendo loro la sua “verità”, è violento verso se
stesso, imponendosi di credere.
Infatti la fede,
mancando di prove, è sempre un “voler creder”, uno sforzo, un’auto-imposizione.
Sogno una
società senza violenze e quindi senza fedi imposte o auto-imposte. Sogno una
società, anzi una civiltà, dove si insegni, non la fede, ma il senso critico.
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