Il mondo non può essere diverso dal modo in cui
lo sentiamo e o pensiamo; e non possiamo dire se nasca prima l’uno o l’altro.
Per noi, il mondo da una parte, e i pensieri e le sensazioni dall’altro sono un
tutt’uno.
Se per esempio ci sentiamo tristi o abbattuti,
il mondo ci apparirà grigio e tetro. Ma è anche vero il contrario: se una
giornata è grigia, umida e nuvolosa, noi ci sentiremo depressi, infelici. C’è
dunque sempre un rapporto tra mondo esterno e mondo interno.
C’è anche sempre un rapporto tra condizione
psicologica e condizione fisiologica. Se siamo malati, saremo tristi e
abbattuti; se stiamo bene, tutto ci apparirà più bello.
Il mondo, il corpo e la psiche sono
interconnessi e sono sempre in mutamento.
Ma, nonostante tutti questi mutamenti, noi
possiamo sedere in una condizione di calma, di distacco e di imperturbabilità, a
prescindere dalle condizioni in cui ci troviamo (esterne o interne). C’è insomma
un centro dentro di noi che non è influenzato da nulla e che può contemplare le
varie condizioni (ambientali, psicologiche e fisiologiche) come eventi che
passano.
In mezzo alle tempeste della vita, c’è un’isoletta
serena su cui possiamo rifugiarci in ogni momento. Un’isola di salvezza.
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