lunedì 5 gennaio 2015

La nostra prigione dorata

Per quanto una prigione sia più o meno dorata, è pur sempre una prigione. Questo è il principio da capire.
Gli uomini invece credono che basti indorare la prigione, credono che basti dedicarsi all’abbellimento della propria vita.
Ma sono degli illusi. Per quanti sforzi facciano, per quanto diventino ricchi e potenti, non sfuggiranno alla sofferenza, alla malattia, alla vecchiaia e alla morte.
La verità che non viene accettata è proprio questa: che siamo in uno stato di prigionia, che viviamo in uno spazio limitato e condizionato e che non possiamo sfuggire alla sorte comune.
Andate nelle case di coloro che invidiate e vi accorgerete che la loro sofferenza non è diversa dalla vostra.

Solo quando prenderete coscienza di questa realtà, potrete incominciare ad organizzarvi per evadere dalla prigione. Allora gli altri vi appariranno schiavi che non si rendono conto della loro condizione.

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