“Ama
il tuo nemico” non significa “ama colui che odi”, perché questo è chiaramente
impossibile, è una contraddizione in termini. Ma significa “ama colui che ti
odia”. E il verbo “amare” qui significa “comprendi le sue ragioni”. Se
comprendi le sue ragioni, comprendi tantissimo di te. Ti vedi come ti vede uno
che non ti ama. Per la prima volta esci dal tuo narcisismo e sei capace di
vedere i tuoi difetti, i tuoi lati negativi.
Il
nemico, colui che ti odia, è dunque molto utile. Se riesci ad abbracciare la
sua visione e il suo punto di vista, hai una prospettiva di te stesso
completamente nuova. Non è detto che il suo punto di vista sia fondato; qui
deve entrare in azione la tua capacità di discriminazione. Ma in questa opera
di auto-analisi, di auto-valutazione, sta tutta l’utilità del nemico.
Perché,
in fondo, il nemico peggiore che tu possa avere - sei tu stesso. E ti conviene
amarlo.
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