Oggi
la Chiesa celebra santo Stefano, considerato il primo martire cristiano. In
effetti, egli era un membro della primitiva comunità di Gerusalemme, e venne
accusato di blasfemia (cioè di aver tradito la sua fede originale) dal Sinedrio.
Alla fine fu ucciso per lapidazione.
Quello
che si nasconde è che tra i suoi più accaniti accusatori c’era san Paolo, che
dunque fu tra i maggiori responsabili della sua morte.
Il futuro San Paolo sostenne le confessioni dei principali
testimoni contro Stefano ed approvò la sua condanna a morte.
Sì,
perché Saulo di Tarso, il principale fondatore del cristianesimo, prima di
diventare un fanatico cristiano, era stato un fanatico ebreo. Insomma, questo
individuo squilibrato cambiò religione, ma non il carattere. E trasferì i suoi
squilibri e il suo fanatismo alla nuova religione.
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