Don
Mazzi, in una trasmissione televisiva, definisce una “ricchezza schifosa”
quella del cardinale Bertone che si è comprato e arredato un appartamento da
700 metri quadrati in Vaticano. Ha detto che questa ricchezza non è coerente
con il messaggio cristiano e che la Chiesa deve essere povera.
In
effetti, Gesù era un povero e la via che indicava non era quella dell’accumulo
e del potere, ma quella dell’abbandono e della debolezza.
Tutto
il contrario di ciò che ha sempre fatto la Chiesa – che dunque non può essere
definita “cristiana”.
Anche
Papa Francesco parla di povertà evangelica. Ma poi, nei fatti, lui – in quanto
Papa, in quanto capo di una organizzazione che è proprietarie di immense
ricchezze, di immensi privilegi, di banche, di innumerevoli immobili e di
incalcolabili opere d’arte - è uno degli uomini più ricchi del mondo. Un multimiliardario che predica la povertà (degli altri).
Almeno, il vero Francesco si era davvero disfatto delle ricchezze del padre.
Almeno, il vero Francesco si era davvero disfatto delle ricchezze del padre.
E
qui c’è tutta una contraddizione che fa anche di lui un velleitario senza
speranza, un ipocrita che dice una cosa e ne vive un’altra, uno dei tanti
attori di questa società che predica bene ma razzola male.
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