Come dimostrano i vari casi
di suicidio, la morte non è il peggiore dei mali, perché chi si suicida pensa –
sente in quel momento – che vivere in un certo modo, in quel modo è ancora peggio del morire. E che cos’è quel modo? Una sofferenza mentale e/o
fisica che rende intollerabile la vita, di fronte alla quale anche il morire è
meglio.
Che tipo di sofferenza?
La mancanza di speranza in
una soluzione o in un miglioramento.
In questi casi, il suicidio non è una scelta: accade necessariamente.
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