La natura umana è fatta
così: si preoccupa molto delle cose secondarie e poco di quelle essenziali. Per
esempio, se non ci sentiamo apprezzati, se ci sentiamo trascurati, soli,
respinti o rifiutati, soffriamo parecchio, ci tormentiamo e ci lambicchiamo il
cervello per cambiare le cose.
Ma per il fatto che siamo
addormentati o campioni di egocentrismo, non soffriamo affatto.
Soffriamo se ci sentiamo
insicuri, inadeguati, non considerati o non amati. Ma non soffriamo se noi
stessi non abbiamo certezze, se non sappiamo chi siamo, se non siamo in
contatto con noi stessi, se vediamo tutto confusamente.
Soffriamo se qualcuno ci
trascura. Ma non soffriamo se noi stessi ci trascuriamo, al punto di ignorare
la nostra vera natura.
Ora, l’uomo dovrebbe
preoccuparsi di essere consapevole, di conoscere se stesso, non di non essere
riconosciuto dalla società.
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