Il Papa condanna
duramente i vizi della Curia: arrivismo, sete di potere, esibizionismo,
mancanza di autocritica, attivismo, sclerosi mentale e spirituale,
funzionalismo, mancanza di coordinamento, vanità, vanagloria, ipocrisia, vita
dissoluta, pettegolezzi, divinizzazione dei capi, indifferenza verso gli altri,
faccia arcigna, accumulo di beni materiali, circoli chiusi, ricerca di profitto
mondano, esibizionismo… non manca nulla dei difetti umani. Se lo avessimo detto
noi, ci avrebbero detto che esageriamo.
C’è solo da
chiedersi come mai la Chiesa non riesca a dare un’educazione etica ai suoi
membri. Forse perché non c’è tra i comandamenti “divini” quello
dell’auto-conoscenza, dell’auto-critica e della consapevolezza di sé? Forse
perché la fede non è in grado di trasformare gli individui. Si può avere fede
ed essere dei malvagi , e in effetti si dichiarono credenti anche assassini e
mafiosi.
E, se questi
sono i pastori, figuriamoci il gregge!
Si conferma
quello che sosteniamo da tempo: che la degenerazione morale del popolo italiano
è strettamente legata ala corruzione della sua religione.
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