sabato 13 dicembre 2014

La pratica della quiete

Perché sono necessarie la pace e la tranquillità per potere praticare (e in parte sono già la pratica)?
Perché quando siamo sconvolti o angosciati, il nostre sé si contrae, ed entra in azione il cervello arcaico, che ragiona solo in termini di fuga, di attacco o di desensibilizzazione, perdendo ogni lucidità.

Nella pace, nel riposo e nella quiete, il sé si espande, amplia i suoi confini e riesce a comprendere anche ciò che sta al di là dei suoi bisogni primari.

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