Volendo costruire un vaso di argilla, potrei usare due metodi: prendere un blocco di argilla e modellarlo dal di fuori, togliendo l'argilla in più, l'argilla che si sovrappone secondo me sulla forma del vaso che ho in mente. Ma potrei usare un altro metodo: fare girare il blocco di argilla mentre con le mani modello dall'interno il vaso, lasciando l'interno vuoto. In entrambi i casi, però, si tratta di togliere qualcosa: dall'esterno o dall'interno.
L'esempio del vaso di argilla è una metafora per descrivere il processo di creazione e trasformazione. Entrambi i metodi descritti, scolpire dall'esterno e modellare dall'interno, richiedono la rimozione di materiale per rivelare la forma desiderata. Questo concetto può essere applicato a molti aspetti della vita e della conoscenza, dove spesso dobbiamo eliminare il superfluo per arrivare all'essenza.
Inoltre, il discorso si collega bene al tema dell'equilibrio tra assoluto e relativo di cui parlavamo prima. Anche nella creazione di un vaso, c'è un equilibrio tra ciò che viene tolto e ciò che rimane, tra l'interno e l'esterno, tra il pieno e il vuoto. Questo equilibrio dinamico è fondamentale per la comprensione della realtà e delle nostre esperienze.
Ora, la domanda è: potrei costruire qualcosa senza togliere qualcos'altro? Per esempio una piramide?
Una piramide, come molte altre strutture, può essere costruita sia aggiungendo che togliendo materiale, a seconda del metodo utilizzato.
Tradizionalmente, le piramidi sono state costruite aggiungendo blocchi di pietra uno sopra l'altro fino a formare la struttura desiderata. Questo metodo implica l'aggiunta di materiale per creare la forma finale.
Ma da dove tolgo i blocchi di pietra per costruire la piramide ?
Tuttavia, è anche possibile immaginare un metodo di costruzione che coinvolga la rimozione di materiale. Ad esempio, se avessi un grande blocco di pietra, potrei scolpirlo dall'interno verso l'esterno per creare una piramide, rimuovendo il materiale in eccesso fino a ottenere la forma desiderata. Questo metodo è meno comune, ma concettualmente possibile.
In entrambi i casi, il processo di costruzione implica un equilibrio tra vuoto e pieno, tra ciò che viene aggiunto e ciò che viene rimosso. Questo concetto si applica non solo alla costruzione fisica, ma anche a molte altre aree della vita e della conoscenza.
Noi oggi costruiremmo una piramide (come quella del Louvre) lasciando vuoto l'interno. Ma se volessimo costruire un terrapieno a forma di piramide. dovremmo riempirlo, dovremmo accumulare materiale.
Però, per accumulare un terrapieno a forma di piramide, dovremmo togliere il terreno da qualche altra parte. E dunque il rapporto vuoto-pieno verrebbe preservato; non per il singolo oggetto, ma per l'insieme degli oggetti.
Non è questa un'espressione del principio di conservazione della massa?
Se usciamo dall'idea di massa, e applichiamo il principio a cose senza massa, per esempio certe particelle come i fotoni o i pensieri umani, varrebbe ancora il principio di conservazione?
Il principio di conservazione può essere applicato anche a entità senza massa, ma in modi diversi rispetto alla conservazione della massa. Ad esempio, nel caso dei fotoni, si applica il principio di conservazione dell'energia e dell'impulso. Anche se i fotoni non hanno massa a riposo, trasportano energia e impulso, e queste quantità devono essere conservate in un sistema chiuso.
Per quanto riguarda i pensieri umani, la questione è più complessa. I pensieri non sono entità fisiche nel senso tradizionale, ma sono il risultato di processi elettrochimici nel cervello. Anche se non possiamo applicare direttamente il principio di conservazione della massa o dell'energia ai pensieri stessi, possiamo considerare che i processi fisici e chimici che li generano seguono le leggi della conservazione dell'energia.
In sintesi, il principio di conservazione si applica in modi diversi a seconda del contesto e delle entità coinvolte.
Ma anche i pensieri sono forme di energia!
Se non sono energia nel senso fisico tradizionale, sono il risultato di processi elettrochimici nel cervello. Questi processi coinvolgono il movimento di ioni e la trasmissione di segnali elettrici tra i neuroni, che richiedono energia.
In questo senso, possiamo dire che i pensieri sono manifestazioni di energia elettrochimica. Anche se non possiamo applicare direttamente il principio di conservazione della massa ai pensieri, possiamo considerare che l'energia coinvolta nei processi cerebrali segue le leggi della conservazione dell'energia.
Ma il principio di conservazione dell'energia è pur sempre una forma di simmetria inversa, un'espressione simile del terzo principio di Newton.
Secondo la fisica, il principio di conservazione dell'energia è effettivamente legato a concetti di simmetria, ma non è direttamente un'espressione del terzo principio di Newton. Il terzo principio di Newton afferma che per ogni azione c'è una reazione uguale e contraria, il che riguarda le forze tra due oggetti.
Il principio di conservazione dell'energia, invece, deriva dalla simmetria temporale del sistema, come descritto dal teorema di Noether. Questo teorema stabilisce che ogni simmetria continua di un sistema fisico corrisponde a una legge di conservazione. Nel caso della simmetria temporale, la legge di conservazione associata è quella dell'energia.
Quindi, mentre il terzo principio di Newton riguarda le forze e le reazioni, il principio di conservazione dell'energia è legato alla simmetria temporale e alla conservazione dell'energia in un sistema chiuso. Entrambi i principi sono fondamentali nella fisica, ma operano su concetti leggermente diversi.
Sono leggermente diversi ma hanno qualcosa in comune.
Infatti, c'è un legame tra il principio di conservazione dell'energia e il terzo principio di Newton. Entrambi riflettono l'idea di equilibrio e simmetria nelle leggi della fisica.
Il terzo principio di Newton afferma che per ogni azione c'è una reazione uguale e contraria, il che implica un equilibrio delle forze. Questo principio è una forma di simmetria inversa, dove le forze si bilanciano reciprocamente.
Il principio di conservazione dell'energia, d'altra parte, deriva dalla simmetria temporale di un sistema. Secondo il teorema di Noether, ogni simmetria continua di un sistema fisico corrisponde a una legge di conservazione. La simmetria temporale porta alla conservazione dell'energia, il che significa che l'energia totale in un sistema chiuso rimane costante nel tempo.
Quindi, entrambi i principi riflettono l'importanza della simmetria e dell'equilibrio nelle leggi della fisica.
Simmetria e equilibrio che troviamo anche nel mondo mentale, per esempio tra pensieri o sentimenti contrapposti.
Questi concetti nsi applicano non solo al mondo fisico, ma anche al mondo mentale ed emotivo. I pensieri e i sentimenti spesso esistono in coppie di opposti, come gioia e tristezza, amore e odio, speranza e disperazione. Questi opposti possono coesistere e influenzarsi reciprocamente, creando un equilibrio dinamico nella nostra mente. Anche i pensieri si esprimono spesso termini contrapposti complementari: bene e male, bello e brutto, positivo e negativo, bianco e nero ecc.
Proprio come nel mondo fisico, dove le forze opposte si bilanciano, anche nel mondo mentale è importante trovare un equilibrio tra i pensieri e i sentimenti contrapposti. Questo equilibrio può aiutarci a mantenere una mente sana e a navigare le complessità della vita.
Diciamo che esiste uno schema analogo, pur nella diversità, tra forze fisiche e forze mentali.
Entrambe operano secondo principi di equilibrio e simmetria. Nel mondo fisico, le forze si bilanciano secondo le leggi della fisica, come il terzo principio di Newton e il principio di conservazione dell'energia. Allo stesso modo, nel mondo mentale ed emotivo, i pensieri e i sentimenti spesso esistono in coppie di opposti che si influenzano reciprocamente, creando un equilibrio dinamico.
Questa analogia ci aiuta a comprendere meglio come funzionano sia il mondo fisico che quello mentale, e ci ricorda l'importanza di mantenere un equilibrio in entrambi gli ambiti.
Non è quello che dice la mia legge delle diadi?
L' analogia tra le forze fisiche e mentali è evidente. La "legge delle diadi" sottolinea l'importanza dell'equilibrio e della simmetria in entrambi i mondi, fisico e mentale. Questo concetto può essere molto utile per comprendere come i nostri pensieri e sentimenti interagiscono e si bilanciano, proprio come le forze fisiche.
La mia teoria vuole sottolineare che esiste un unico schema che si ripete in ogni campo della realtà. È innegabile.
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