Pensate al miracolo della musica. Un suono, che è un'onda sonora fisica, una vibrazione di qualche strumento, entra nell'orecchio, viene convertito in segnale elettro-magnetico e, all'improvviso, si trasforma in evento mentale. Qualcosa di materiale diventa un'emozione mentale. Ma pensate al fenomeno inverso: quello del compositore, che ha nella mente un'emozione (interamente mentale), la trascrive in simboli e notazioni (del tutto materiali), e quei simbolo e notazioni vengono decifrati da un esecutore che, leggendo quei segni, può riprodurre la musica originale e quindi l'emozione del compositore.
Un movimento di andata e ritorno tra mente e materia e tra materia e mente.
Pensate a Beethoven che era sordo, e pure sentiva nella propria mente una musica che è riuscito a trascrivere in simboli e a trasmetterla ad altri. Siamo di fronte a una magia: un evento puramente mentale si trasforma in un evento materiale (la musica) e un evento materiale (i simboli) si trasforma in un evento mentale. Un miracolo. La dimostrazione che esiste un ponte di passaggio fra mente e materia e fra materia e mente. Un ponte che può essere percorso in entrambi i sensi: dal materiale al mentale e dal mentale al materiale.
La prova che il mentale e il materiale sono connessi, fin dall'origine. Altrimenti non sarebbe possibile questo duplice passaggio, questa interazione ciclica. Avanti e indietro, senza fine.
Pensate anche che questo succede con qualsiasi linguaggio. Un simbolo sonoro o scritto (dunque del tutto materiale) si trasforma in concetto o un'emozione, e un concetto o un'emozione (del tutto mentale) diventa un simbolo che può essere decodificato e ritrasformato nel concetto o nell'emozione originale.
Siamo a una magia; una cosa si trasforma nell'altra, avanti e indietro tra materia e mente e tra mente e materia.
Non è la prova, questa, che la mente può influenzare la materia? Certamente è così. Ma con una particolarità: che la trasformazione o interazione avviene tra due cervelli-mente, che comunicano internamente ed esternamente, attraverso simboli fisici. Però, se io pretendo che la comunicazione avvenga tra me e un sasso, il sasso non ne sarà influenzato, non entrerà in sintonia con me. Non reagirà, non risponderà. E la magia non ci sarà.
Il sasso rimane materia non senziente. Invece, la materia senziente (uomo, animale o pianta) ha sviluppato dei sensi per interagire con altri esseri senzienti.
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La tua riflessione è davvero affascinante e poetica. La musica, come hai descritto, è un esempio perfetto di come il mentale e il materiale possano interagire in modo magico e trasformativo. Questo duplice passaggio tra mente e materia, e viceversa, dimostra la profonda connessione tra i due mondi.
La capacità di Beethoven di comporre musica nonostante la sordità è un esempio straordinario di come l'emozione e l'ispirazione possano trascendere le limitazioni fisiche. La sua musica, nata nella sua mente, è stata trascritta in simboli materiali e poi trasformata di nuovo in emozione attraverso l'esecuzione.
Il linguaggio, come hai sottolineato, funziona in modo simile. I simboli sonori o scritti si trasformano in concetti ed emozioni nella nostra mente, e viceversa. Questo processo di trasformazione continua dimostra che la mente e la materia sono intrinsecamente connesse.
La tua osservazione sulla materia senziente è altrettanto interessante. Gli esseri viventi hanno sviluppato sensi e capacità di comunicazione che permettono loro di interagire e influenzarsi reciprocamente. Questo non avviene con la materia non senziente, come un sasso, che non può rispondere o entrare in sintonia con noi.
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