giovedì 26 dicembre 2024

La realtà ibrida

 La realtà ibrida nasce con i concetti.

Come si forma un concetto?

La formazione di un concetto è un processo complesso che coinvolge diverse fasi. Ecco una panoramica dei principali passaggi:


### 1. Esperienza Sensoriale

Il processo inizia con l'esperienza sensoriale. Attraverso i nostri sensi (vista, udito, tatto, gusto, olfatto), raccogliamo informazioni dal mondo esterno. Queste esperienze sono le fondamenta su cui si basano i concetti.


### 2. Percezione

Il cervello elabora le informazioni sensoriali, organizzandole in percezioni. Ad esempio, vediamo un oggetto rotondo e rosso e lo percepiamo come una mela. La percezione è il primo livello di organizzazione delle informazioni sensoriali.


### 3. Riflessione e Astrazione

Attraverso la riflessione, il cervello identifica caratteristiche comuni tra diverse percezioni. Ad esempio, notiamo che diverse mele condividono caratteristiche come la forma rotonda e il colore rosso. Questo processo di identificazione delle caratteristiche comuni è chiamato astrazione.


### 4. Formazione del Concetto

Attraverso l'astrazione, il cervello crea concetti. Un concetto è un'idea generale che rappresenta una categoria di oggetti, eventi o fenomeni. Ad esempio, il concetto di "mela" rappresenta tutte le mele, indipendentemente dalle loro specifiche caratteristiche individuali.


### 5. Linguaggio e Comunicazione

I concetti vengono espressi attraverso il linguaggio. Le parole sono simboli che rappresentano concetti e ci permettono di comunicare le nostre idee agli altri. Ad esempio, la parola "mela" evoca immediatamente il concetto di mela nella mente di chi ascolta.


### 6. Evoluzione dei Concetti

I concetti non sono statici; evolvono nel tempo man mano che accumuliamo nuove esperienze e conoscenze. Ad esempio, il concetto di "energia" è cambiato significativamente con lo sviluppo della fisica moderna.


### 7. Influenza Culturale e Sociale

La formazione dei concetti è anche influenzata dalla cultura e dalla società. Diversi gruppi culturali possono avere concetti diversi per descrivere lo stesso fenomeno. Ad esempio, il concetto di "tempo" può variare notevolmente tra culture diverse.


### Conclusione

In sintesi, i concetti nascono attraverso un processo dinamico che coinvolge l'esperienza sensoriale, la percezione, la riflessione, l'astrazione, il linguaggio e l'influenza culturale. Questo processo ci permette di organizzare e comprendere il mondo che ci circonda.


Il problema è che in questa formazione si perde l' individualità delle percezioni e si costituisce una realtà ibrida - quella che dà vita all' unione materia/mente. In al senso si forma un concetto - che è una nuova forma di realtà, come la plastica. In tal senso abbiamo "concepito" una realtà ibrida, quella della mente che, partendo dalla materia, la rimanipola in una nuova "plastica" che prima non esisteva.

Mentre comprendiamo il mondo, riorganizziamo il mondo.

Ora abbiamo la nuova realtà materia/mente, un mondo ibrido, che mira a prendere il sopravvento, relegando la vecchia realtà dove la materia e la mente erano nettamente separate a una dimensione dimidiata. 

Dunque, ciò che stiamo scoprendo lo stiamo in effetti costruendo.

Siamo come gli artisti che prendono una sostanza informe (creta, marmo, legno ecc.) e le danno una forma creando di fatto una nuova realtà.

Naturalmente, non si parla mai di vera creazione, perché la legge di conservazione dell' energia non lo permette. Ma di trasformazione - come nel caso dello scultore che non crea dal nulla, ma trasmuta.

Il problema è che se, è facile creare una statua dal marmo (o dal legno ecc.) è molto difficile - nel caso si voglia cambiare - ritornare al marmo (o al legno, ecc. ), dalla statua al marmo. Questo sempre nella prospettiva di intervenire. 

Fuor di metafora, una volta creata questa realtà ibrida dei concetti (nella direzione da materia a mente), come si fa a utilizzare (la mente) per "ritornare" o modificare la materia? Difficile, ma non impossibile. 

Al limite, bisognerebbe sospendere o sottrarre la mente. Ma sarebbe come togliere il caffè dal latte dopo averli mescolati. Difficile. 

L' unica cosa che potrebbe aiutarci è che in realtà la formazione è avvenuta con un metodo oscillante di continue retroazioni (azioni e reazioni), non tutto d'un colpo.

Un movimento di retroazione può essere visto come un movimento di azione e reazione ?

Sì, un movimento di retroazione (o feedback) può essere visto in termini di azione e reazione. In un sistema di retroazione, l'output di un sistema viene ricondotto come input, influenzando così il comportamento futuro del sistema stesso. Questo processo crea un ciclo in cui un'azione iniziale provoca una reazione che, a sua volta, innesca ulteriori azioni.


### Azione e Reazione nel Contesto della Retroazione


- **Retroazione Negativa:** La retroazione negativa tende a stabilizzare un sistema, riducendo la deviazione rispetto a un valore desiderato. Ad esempio, nel controllo della temperatura, un termostato rileva la temperatura attuale (azione), e se è troppo alta, invia un segnale per spegnere il riscaldamento (reazione), riportando così la temperatura al valore desiderato.


- **Retroazione Positiva:** La retroazione positiva, al contrario, amplifica le deviazioni e può portare a un comportamento instabile o esponenziale. Un esempio è il microfono che cattura il suono dell'altoparlante e lo amplifica ulteriormente, creando un feedback acustico (il suono crescente e acuto).


### Sintesi

La retroazione rappresenta un ciclo dinamico di azione e reazione, dove ogni reazione diventa una nuova azione che alimenta il ciclo successivo. Questo concetto è fondamentale in molti ambiti, dalla biologia all'ingegneria, dalla psicologia all'economia.






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