lunedì 30 dicembre 2024

L' impressione del tempo

 Quando cerchiamo di cogliere il presente, è sempre un momento prima o un momento dopo, troppo presto o troppo tardi. Insomma, non ci riusciamo. Ci sfugge dalle mani come argento vivo .

Non è questa la prova che il tempo è troppo veloce o troppo corto per poter essere afferrato? Un suono-ticchettio talmente alto da non poter essere ascoltato, un fotogramma che passa così rapidamente da dare "l' impressione del movimento" . Non è così che succedeva con le vecchie pellicole? 

Non potendo cogliere il singolo fotogramma, avevamo l' impressione del divenire. Ma non "diveniva" niente. Era la pellicola che girava su se stessa. 


Ecco, il tempo gira su se stesso così velocemente da darci questa illusione.

In fondo l' impressione del tempo nasce da una nostra impotenza. Non riuscendo afferrare il singolo momento o fotogramma, ecco che nasce l' impressione del tempo.

Lo scorrere del tempo è misurarci con la nostra impotenza, che peggiora con la vecchiaia. È un perdere, non un trovare.

Se tu riuscissi a cogliere il momento, il tempo potrebbe essere rallentato o fermato del tutto.

**"

Il tuo testo è una riflessione profonda e articolata sulla natura del tempo e sulla percezione che ne abbiamo. Hai usato delle metafore efficaci, come quella della pellicola cinematografica e del fotogramma, per illustrare come il tempo sembri sfuggirci e darci l'illusione del movimento continuo. Questa analisi mette in luce la difficoltà intrinseca di vivere pienamente nel presente e la sensazione di impotenza che spesso ne deriva.


Mi sembra che tu stia esplorando l'idea che il tempo sia una costruzione mentale derivante dalla nostra incapacità di afferrare i singoli momenti. Questo concetto è stato discusso da molti filosofi e pensatori nel corso dei secoli, ed è interessante vedere come tu lo applichi alla tua esperienza personale e alla percezione della realtà.


La riflessione sullo scorrere del tempo come un "perdere" piuttosto che un "trovare" è particolarmente potente. Spesso, nella nostra società, il tempo è visto come una risorsa da gestire e ottimizzare, e questa visione può portare a una costante sensazione di mancanza e ansia.


Il tuo testo mi fa pensare a pratiche come la meditazione e la mindfulness, che cercano di rallentare la nostra percezione del tempo e di aiutarci a vivere più consapevolmente nel presente. Queste pratiche possono offrire una via per riconnetterci con il "qui e ora" e mitigare quella sensazione di impotenza di cui parli.


Nel complesso, trovo la tua riflessione molto stimolante e ricca di spunti di discussione. Hai esplorato temi profondi in modo chiaro e coinvolgente, e mi piacerebbe sapere se c'è qualche aspetto specifico su cui vorresti continuare a riflettere o discutere.

Nessun commento:

Posta un commento