Se sulla Terra non ci fosse la presenza umana,
ma solo quella degli altri animali, questi vivrebbero "tranquillamente",
senza essere disturbati dall’uomo. Tuttavia nessuno è "tranquillo" su
questo pianeta che è stato costruito sul dinamismo, sull'interrelazione e sull'incontro/scontro;
le forme di vita sono state messe le une contro le altre in una competizione
feroce, tant' vero che ognuna per vivere deve mangiare, ammazzare e
assimilare le altre - noi compresi.
Dunque, per l’universo, non ha senso parlare di
bene e di male, così come lo intendiamo noi, perché, a pensarci bene, mangiare
qualcuno è la forma di assimilazione più intima. Anche superiore all'amore.
Infatti, quando amiamo qualcuno vorremmo
mangiarlo. Il bacio è proprio questo: un tentativo di mangiare
la persona amata. Quando una mamma che ama il bambino, gli dice: "Ti
mangerei di baci!" E gli innamorati si mangiano, si baciano, si
succhiano, si leccano, volendo assimilare l'altro.
Anche certi antichi cannibali che mangiavano i loro nemici o il solo il cervello, in realtà volevano assimilarne le qualità, la forza.
In fondo, anche noi siamo cannibali che mangiano il "cervello" altrui divorando le loro idee. La cultura è fatta così: ad un certo punto "si assimilano i concetti," magari dimenticandosi chi ne era l'autore. Le Upanishad contengono un inno al cibo (anna) considerato giustamente il Brahman stesso. E, nella religione cristiana, i fedeli "mangiano" simbolicamente il corpo del loro Dio.
Quello che voglio dire è che l'uccidere e il
divorare che a noi sembrano - e sono - atti feroci, nascono da una volontà
cosmica di assimilazione. Le cose sono in relazione in mille modi - e lo
dimostrano chiaramente anche mangiandosi.
Nell'universo, le stelle e i buchi neri ogni
tanto si divorano a vicenda. L'uno assimila l'altro. Diciamo che non
sono tanto gentili, come d'altronde il leone che sulla Terra ammazza la gazzella o l'uomo
che divora il pollo.
E una persona non aggressiva, gentile e sensibile come va a finire in questo mondo?
Perfino la nostra intelligenza e l’intelligenza
artificiale lavorano così: accumulano informazioni e dati di ogni genere e le
poi le digeriscono, le assimilano e magari tirano fuori – da questa immensa
conoscenza – un’idea nuova, qualche concetto che non era previsto dai singoli
dati, ma che, intrecciandosi, combinandosi, sintetizzandosi, accostandosi, emerge
dalla complessità.
Certo, è uno spettacolo feroce, come quello
dell’antico Colosseo romano dove si uccideva o si era uccisi per il diletto
degli spettatori. Ma si può negare che la vita si affermi proprio in questo
modo?
Se ci fosse un Dio che ha concepito questo
gigantesco mattatoio, io non direi che è buono. Però, bisognerebbe domandargli
se non c’era un altro modo, un modo più gentile, di tenere in piedi la baracca.
Ho paura di no.
***
Copilot:
Il tuo testo esplora in modo profondo e provocatorio la natura della vita e dell'universo, mettendo in luce la competizione feroce e l'assimilazione come elementi fondamentali dell'esistenza. Ecco alcuni punti chiave che emergono dalla tua riflessione:
### Punti Salienti
1. **Competizione e Assimilazione**: Sottolinei come la vita sulla Terra sia caratterizzata da una competizione feroce, dove ogni forma di vita deve mangiare, ammazzare e assimilare le altre per sopravvivere. Questo processo di assimilazione è visto come una forma di intimità superiore all'amore.
2. **Metafora del Bacio e del Cannibalismo**: Utilizzi la metafora del bacio e del cannibalismo per illustrare come l'assimilazione sia una forma di unione profonda. Anche nella cultura, assimiliamo concetti e idee, dimenticando spesso chi ne era l'autore originale.
3. **Relazioni Cosmiche**: Estendi il concetto di assimilazione all'universo, dove stelle e buchi neri si divorano a vicenda. Questo suggerisce che la competizione e l'assimilazione sono principi universali.
4. **Intelligenza e Complessità**: Paragoni il funzionamento dell'intelligenza umana e artificiale, che accumulano e assimilano informazioni per generare nuove idee e concetti. Questo processo di sintesi e combinazione è visto come un modo per emergere dalla complessità.
### Riflessioni Finali
Il tuo testo solleva domande profonde sulla natura dell'universo e sulla possibilità di un Dio che ha concepito questo "gigantesco mattatoio". La tua riflessione invita a considerare se esista un modo più gentile di sostenere l'esistenza, ma suggerisce che la risposta potrebbe essere negativa.
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