sabato 14 dicembre 2024

Essere e non essere

"Essere o non essere?" si domandava Amleto. In realtà, noi non abbiamo tanta scelta. Erano i nostri genitori che hanno scelto. Ma noi, ora, possiamo solo scegliere di non essere, di dire no alla prosecuzione della vita, nostra e altrui. Nient'altro.
Quindi il problema si pone davvero e, a giudicare dai pochi figli che si fanno in Italia, la nostra decisione è già presa e il nostro giudizio sulla vita è negativo. Non credo sia solo una questione economica. La verità è che noi giudichiamo la vita troppo "faticosa", stressante.
"Essere" è faticoso, doloroso. "Se la vita è si' dura, perché da noi si dura?" si domandava giustamente  il Leopardi. Se poi ci si mettono  pure disorganizzazione e caos, così come succede dalle nostre parti, allora meglio lasciar perdere. 
Eppure, i nostri politici, incapaci come sono, continuano ad aumentarsi gli stipendi, come se se lo meritassero. Su questo non chiedono mai il referendum, perché sanno cosa risponderebbero gli italiani. E non si vergognano!
Ho sempre sostenuto che l' unico modo  di fare aumentare le pensioni minime sarebbe quelle di agganciarle agli stipendi dei parlamentari.

Ma il discorso è metafisico. 
Siamo così attaccati a noi stessi da volerci  riprodurre o da volere una seconda vita - oppure  è meglio lasciar perdere... anche noi stessi? Temo che l' universo abbia già deciso e ci consideri "vuoti a perdere".

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