Forse, la mia tesi che vi sia una diade infinita tra vita e morte e che il tempo non finisca mai ma continui in senso inverso, ritornando a zero e poi ricominciando con una nuova vita, secondo un'oscillazione come quella di un pendolo, potrebbe essere più consolante. Ma ricordo che non saremo più noi a tornare, perché, per la legge della conservazione dell'energia che è una legge della trasformazione, la nostra energia vitale riprenderà una nuova configurazione. Saremo noi, ma non saremo noi. L'uguale non ritorna, ma il simile, l'analogo, per una nuova trasformazione!
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