Poiché tutto è connesso e interconnesso, a qualsiasi livello - oggetto, corpi, enti ed eventi - l' universo va avanti da sé e non ha bisogno di nessun intervento. Va avanti lo stesso, senza che nessuno debba metterci becco. Nemmeno di un dio (il che smentisce il cristianesimo e il giudaismo, che si basano proprio sull'idea di un dio "interventista ", che mette pezze dappertutto - toppe peggiori del buco).
Tutto si tiene, tutto si evolve incontrandosi e scontrandosi, tutti gli eventi si intrecciano influenzandosi a vicenda e dandosi una direzione, come in un gigantesco gioco del biliardo, dove ogni pallina viene mossa dalle altre e muove le altre.
Che bisogno c' è di intervenire? In realtà non c' è nessun bisogno.
Potremmo non fare niente da mane e sera, e nulla cambierebbe.
In Oriente, questa semplice constatazione ha portato all' idea del wu-wei - non fare, non intervenire, non interferire, lasciar stare, lasciar fare alla natura.
Purtroppo, la natura fa anche cose terribili. E perciò, quando le cose vanno male (ma anche quando vanno bene), gli uomini cercano di cambiarle a proprio vantaggio (o almeno credono).
Per una legge eterna, però, ogni azione provoca una reazione, e quindi il mondo è un gioco da biliardo impazzito dove tutti si intromettono in un caos generale.
Per fortuna, il nostro caos è in grado solo di distruggere noi stessi - almeno per ora. E l' universo può fregarsene di quel che facciamo. Ma non è escluso che in futuro qualcuno scopra leggi sul tempo e sullo spazio capaci di alterare il cosmo stesso.
Allora, si salvi chi può.
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