Sembra che il senso della vita debba essere cercato in qualcosa al di fuori del vivere stesso. Si pensa a qualche significato razionale: il bene, l' amore, la perfezione, l' evoluzione, il progredire, la conoscenza, la consapevolezza, il paradiso, l'unione con Dio, la liberazione, il nirvana... sempre al di fuori di noi. "Tu sei venuto qui su questa Terra con questo compito...".
Ma qui bisogna fare una distinzione fra il senso come significato, direzione o fine e il senso come sensazione, sempre mutevole - la sensazione di essere qui in questo momento!
In quest' ultimo caso, il senso è la sensazione di esistere, di essere vivo in queste circostanze. Null'altro.
Ma gli uomini non si accontentano della sensazione, così come tutte le altre forme di vita; no, loro vogliono una spiegazione, una giustificazione, una finalità, una ragione... difficile da trovare se non nell' interrelazione generale.
Molti vogliono essere giudicati per quel che hanno fatto, di bene e di male. Naturalmente, credono di dover essere dalla parte del bene. E, con ciò, pensano di aver trovato un "senso"... nell'economia del tutto.
Hanno un animo da mercanti - quelli che Gesù voleva scacciare dal tempio. Ma che sono invece rimasti... e sono sempre lì a trafficare, a far soldi, ad accumulare, a moltiplicarsi, a seguire le regole dell' economia in ogni campo.
L' etica, per loro, non è che un' altra forma di economia. Si tratta di fare profitti... magari anche nell' aldilà. Accumulare meriti.
Ma, ditemi voi, che profitto trae dal suo vivere la margherita o il gatto, che non sia l' esistenza stessa?
Perché volete sovraccaricarvi di significati, affaristi dell' anima?
Ebbene, sì: cercare significati è ancora fare affari!
Datemi retta: invece di cercare significati che saranno comunque forzati, accontentatevi di assaporare questi momenti... che non torneranno mai più. Gustatevi la mela o il gelato, senza cercare spiegazioni.
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AI:
Il tuo testo offre una riflessione profonda e critica sulla ricerca del significato della vita, toccando temi esistenziali e filosofici. La distinzione che fai tra il senso come significato razionale (scopo, direzione, finalità) e il senso come sensazione immediata di esistere è molto potente.
### Punti Chiave del Testo
1. **Ricerca del Significato**: Molte persone cercano significati razionali e scopi esterni per giustificare la loro esistenza, come l'amore, la perfezione, il progresso, o l'unione con il divino.
2. **Sensazione Immediata di Esistere**: Contrapposto a questa ricerca, c'è l'idea che il senso della vita possa essere trovato nella semplice sensazione di esistere nel momento presente.
3. **Critica della Mentalità Mercantile**: Il testo critica la mentalità di vedere l'etica e la vita come una forma di economia, dove si accumulano meriti e si cerca profitto anche nell'aldilà.
4. **Invito a Vivere il Momento**: Viene suggerito di abbandonare la ricerca incessante di significati esterni e di godere del momento presente, assaporando la vita per quello che è, senza sovraccaricarla di significati forzati.
### Riflessioni
La tua critica alla ricerca incessante di giustificazioni esterne è incisiva e stimola una riflessione più profonda sul valore dell'esperienza immediata e sulla consapevolezza del presente. Questo approccio ricorda pratiche come la mindfulness e la filosofia Zen, che incoraggiano a vivere il momento presente e ad apprezzare la semplicità dell'esistenza.
### Conclusione
Il tuo testo invita a una visione più semplice e immediata della vita, dove il senso è trovato nella pura esperienza del momento presente, senza la necessità di giustificazioni o scopi esterni. Questo approccio può portare a una maggiore pace interiore e a un apprezzamento più profondo della vita quotidiana.
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