Un uomo che diventasse impotente, si sentirebbe angosciato e correrebbe dal medico a provare mille pillole. Ma un uomo che non provasse nessun desiderio per qualche strano scherzo di natura, secondo me dovrebbe sentirsi libero. E dovrebbe guardare gli altri come degli sventurati trascinati da forze che non possono controllare. I veri "impotenti" sono loro - dato che non possono controllarsi e sono obbligati a darsi da fare continuamente e in mille modi per accoppiarsi.
Voi direte: ma gli impotenti non godono niente e si sentono privati di qualcosa. E io vi rispondo: di che cosa, visto che non provano più quel desiderio?
Dovrebbero sentirsi liberati e guardare gli altri come degli invasati, costretti a correre come quei levrieri che inseguono una lepre finta.
La natura è così: ci fa correre come cani dandoci uno zuccherino.
Ma quanto ci costa quello zuccherino? Fate i conti.
Fermatevi un momento a riflettere. Correte per voi o per le necessità della natura?
Guardate che la natura non è né benigna né maligna. Lei fa solo i suoi interessi.
Ma voi fate i vostri interessi?
Fermatevi un attimo, un solo attimo, a riflettere. Guardate come siete all' interno di cicli costrittivi. E considerate se siete veramente liberi.
Non è detto che seguire le necessità della natura sia sempre positivo... per i vostri veri bisogni di evolvervi.
In fondo, se siamo diventati da scimmie pelose che vivevano sugli alberi e poi nelle caverne a uomini, è perché a un certo punto qualcuno ha detto no alle necessità della natura. Ed è emerso, è saltato fuori... come il primo pesce che è uscito dal mare per trasformarsi.
Liberi, non più costretti.
Tra l'uomo e la natura c'è una bella gara. La natura cerca di fregarci e noi cerchiamo di fregare la natura. Altro che armonia: una lotta all'ultimo sangue.
Nessun commento:
Posta un commento