Distratti da
tante notizie, forse non abbiamo notato che, dopo 43 anni di processi, la
magistratura è arrivata ad una sentenza definitiva sulla strage di Piazza della
Loggia a Brescia avvenuta nel 1974. A mettere la bomba che fece otto morti e
cento feriti furono due neofascisti di Ordine Nuovo, condannati all’ergastolo. I
due volevano proseguire la strategia stragista iniziata nel ’69 con la bomba di
Piazza Fontana a Milano (17 morti, 80 feriti).
La sentenza ci
spiega tanti retroscena sulla strategia dei fascisti, approdata nel 1980 all’eccidio
della Stazione di Bologna (85 morti e 200 feriti). In particolare la presenza
dei servizi segreti, che sapevano chi erano i responsabili, ma non lo
comunicarono a nessuno ed anzi aiutarono i colpevoli a espatriare.
Sia dunque
chiaro come i fascisti siano gli autori delle peggiori stragi della nostra
storia.
Questo per
ricordare, in questi tempi di smemoratezza e di ritorno della destra estrema
che flirta con i neofascisti, che cosa sia il fascismo. Non un’ideologia politica,
ma una prassi della prepotenza e della violenza, come quelle della mafia.
Fingono di essere nazionalisti, ma sono pronti a fare stragi di connazionali pur
di arrivare al potere e non mollarlo più.
Oggi la
strategia della tensione viene applicata dalla destra oltranzista che agita lo
spauracchio dell’immigrazione e addita come nemici i burocrati dell’Europa. E
gli italiani hanno abboccato subito, votando in massa per l’ “uomo forte” che
li salverà. Non hanno ancora capito, i poveri italioti, che non c’è “uomo forte”
che tenga. Ognuno deve rimboccarsi le maniche e cercare di veder chiaro.
Speriamo solo
che non ritornino le bombe.
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