Avete visto quanto
è facile strumentalizzare una religione e presentarsi come gli uomini della
Provvidenza? Già in passato è successo con il fascismo e la Chiesa ha accettato
e benedetto tutto. La verità è che il cristianesimo non contrasta abbastanza
questa deriva nazionalistica. Come non ha contrastato abbastanza il recente
congresso di Verona sulle famiglie tradizionaliste. La Chiesa si limita a
prendere le distanze e a dire che è “invocare Dio per sé è molto pericoloso”,
ma questo non impedisce la diffusione del clerical-nazionalismo.
A Milano
Salvini ha dichiarato alla presenza degli altri leader europei dell’ultradestra:
“Affido la mia vita e la vostra vita al cuore immacolato di Maria, che
sicuramente ci porterà alla vittoria!” E ha baciato un rosario, già estratto in
altre occasioni politiche.
Scene medievali
del genere, con processioni di preti e crocifissi, si sono già svolte in
Polonia e in Ungheria, e tutte in funzione nazionalistica e anti-immigrazione.
Per loro questo è “il vero spirito cristiano”. Romeo, capogruppo al Senato
della Lega e già condannato a venti mesi (pena sospesa) per Rimborsopoli, ha
detto che “la vera carità cristiana è quella di Salvini. Con Orban e Trump
difende le nostre radici”.
E forse ha
ragione. Il cristianesimo democratico e sociale è una piccola eccezione.
Le radici
cristiane sono sempre quelle barbariche e medievali, che non sanno nulla di
democrazia e di rispetto.
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