Di solito si
crede che una volta raggiunta l’illuminazione, il paradiso o Dio, tutto sarà
perfetto e potremo dimorare nella pace e nella certezza.
Ma, per ora,
meditare è un’altra cosa. È riuscire a dimorare con compostezza nell’imperfezione e nell’incertezza. È sedere a proprio agio in mezzo alla
confusione e al conflitto, all’andare e al venire di ogni cosa, lasciando
scorrere il processo della vita. È considerare tutto un gioco illusionistico,
senza pretendere di aggiustarlo. È cercare non la perfezione, ma la realtà così
com’è.
Questo è
difficile. La perfezione siamo capaci di accettarla tutti. Ma l’imperfezione?
Nessun commento:
Posta un commento