La meditazione serve innanzitutto a
vedere chiaro in un mondo che ha l’irresistibile tendenza a venderti falsità o
comunque convinzioni, credenze e punti di vista che non sono i tuoi. È come una
lampada che ti aiuti a veder chiaro in un ambiente buio e confuso, popolato da individui
che vogliono condizionarti o convincerti di qualcosa che non è vero ma che
conviene loro.
Il
mondo è popolato da spacciatori di droghe e di cose fasulle, in cui tu vieni
trascinato di qua e di là, senza la possibilità di farti una convinzione
personale. Anzi, si può dire che ciò che ritieni una convinzione personale è
una credenza che ti è stata subdolamente imposta. È come se tu andassi a
comprare in un supermercato affollato un prodotto e scegliessi di acquistare
una marca credendo di esercitare una scelta personale, senza renderti conto che
è stata una recente campagna pubblicitaria a portarti a quella decisione.
Questo
meccanismo agisce in tanti campi: dall’economia alla religione, dalla politica
all’insegnamento, dalla psicologia alla filosofia. Tutti cercano di convincerti
di qualcosa e di farti comprare qualcosa assicurandoti che è ciò che fa per te,
che è ciò che fa il tuo bene. Ma non è detto.
Il problema è
che non ti viene permesso di farti un’opinione personale e il ventaglio delle
possibili scelte è già precostituito.
Se ti dico che
tu puoi comprare A, B o C, a te sembrerà di compiere una scelta consapevole fra
i tre. Ma è probabile che ci siano anche D e E di cui non ti è mai stato
parlato.
Lo scopo dello
sviluppo della consapevolezza è 1) farti rendere conto che sei condizionato e
2) ampliare il campo delle scelte. Prendiamo il campo delle religioni o delle
scelte politiche: come hai scelto, quando hai scelto, chi ti ha convinto, quale
tradizione segui?
Prova a
meditare per capire qualcosa del vasto meccanismo del condizionamento
psicologico, sociale, affettivo, nazionale, politico, religioso e perfino umano
che ti rende più una marionetta che un soggetto autonomo.
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