Papa Francesco ha ammesso che, sì, la Chiesa non si è fatta
sentire negli anni della spaventosa dittatura argentina. Ha taciuto - e si
sa che chi tace acconsente. Si tratta di
un antico vizio: non prendere mai posizione contro i dittatori, anzi riservare
loro funerali religiosi. Lo ha fatto anche negli anni del nazifascismo e con
tutte le dittature sudamericane. Tre nomi per tutti: Franco in Spagna, Pinochet
in Cile e Videla in Argentina.
Non si tratta però solo di
viltà. È qualcosa che appartiene al DNA della Chiesa. La religione cristiana
ama l'Autorità e l'Autoritarismo. E trova affinità con tutte le dittature del
mondo. In fondo, se si concepisce Dio (e la Chiesa) come l'Autorità suprema, ci
si trova subito d'accordo con i vari dittatori.
Lo diceva san Paolo:
l'autorità, anche quella terrena, viene da Dio...
“Ciascuno stia sottomesso
alle autorità precostituite; poiché non c’è autorità se non da Dio e quelle che
esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all’autorità, si oppone
all’ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso
la condanna. I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma
quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l’autorità? Fa’ il bene e ne
avrai lode, poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il
male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio
di Dio per la giusta condanna di chi opera il male. Perciò è necessario stare
sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di
coscienza. Per questo dunque dovete pagare i tributi, perché quelli che sono
dediti a questo compito sono funzionari di Dio…” Lettera ai Romani 13, 1-6.
Se seguite solo l’insegnamento
di Gesù, non trovate niente del genere, anzi una certa ribellione verso le autorità, politiche e religiose. Ma, con l’interpretazione
di san Paolo, si fa la felicità dei dittatori terreni e si capisce perché questi
ostentino fedi ipocrite e simboli cristiani.
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