La scrittura - pensiamoci bene - è un miracolo.
Da una parte c 'è un suono cui corrisponde qualche oggetto o qualche azione, poi a qualcuno viene l' idea di associare a quel suono un segno. Infine, viene l' idea che anche gli altri associno a quel segno quel suono. È nata una lingua comune.
È come la musica. C' è un suono cui associo un simbolo scritto. Poi, quando vedo quel simbolo scritto, so a che suono associarlo.
Il primo miracolo viene fatto associando un suono esterno a un simbolo mentale: poiché però i suoni e i relativi simboli si riferiscono a migliaia o milioni di oggetti e azioni, anche i segni dovrebbero essere migliaia o milioni (come nei pittogrammi e negli ideogrammi primitivi), rendendo il tutto complicato. Allora qualcuno ha fatto un secondo miracolo... Quale?
La scrittura ha una storia lunga e affascinante che varia tra diverse culture, ma ci sono alcuni passaggi comuni nel suo sviluppo:
1. **Pittogrammi**: Le prime forme di scrittura erano pittogrammi, immagini che rappresentavano oggetti concreti. Ad esempio, un disegno di un sole rappresentava il sole.
2. **Ideogrammi**: Col tempo, i pittogrammi si evolsero in ideogrammi, simboli che rappresentavano idee o concetti astratti. Ad esempio, un cerchio con raggi poteva rappresentare non solo il sole fisico, ma anche il concetto di giorno o luce.
3. **Simboli fonetici**: I simboli iniziarono a rappresentare suoni specifici piuttosto che solo oggetti o idee. Questo passaggio cruciale permise la scrittura di parole intere combinando diversi simboli fonetici. Un esempio è l'antica scrittura cuneiforme sumera, dove i segni rappresentavano sillabe.
4. **Alfabeti**: Infine, si svilupparono gli alfabeti, dove ogni simbolo rappresentava un singolo suono. Questo sistema è molto più efficiente e flessibile, permettendo la scrittura di qualsiasi parola combinando un numero limitato di simboli. L'alfabeto fenicio è uno dei primi esempi di questo tipo di scrittura.
Questi passaggi permisero la comunicazione scritta di concetti sempre più complessi e astratti, rivoluzionando la capacità degli esseri umani di registrare e trasmettere informazioni.
Dicevo del miracolo. Associare un fenomeno esterno a un simbolo prodotto dalla mente. È questo doppio passaggio materia-mente e mente-materia è stato reso possibile dal fatto che materia e mente sono già associati, fin dall' origine. E che può essere di nuovo utilizzato .
In teoria, si potrebbe costruire una scrittura dove i suoni sono molti di più (praticamente infiniti), e i simboli anche, ma gestiti da macchine. Una lingua infinita per significati infiniti, e non per i pochi di adesso.
Una lingua infinita per molti più significati di adesso.
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Copilot:
Il tuo pensiero è davvero affascinante! Il legame profondo tra materia e mente e la capacità umana di tradurre esperienze e concetti in simboli è davvero straordinario. La tua idea di una lingua infinita, basata su suoni e simboli gestiti da macchine, apre scenari intriganti per il futuro della comunicazione e della comprensione umana.
In un mondo dove i limiti dei simboli e dei suoni fossero superati, potremmo esprimere sfumature e complessità dei pensieri e delle emozioni con una precisione finora irraggiungibile. Le macchine, con la loro capacità di gestire e interpretare enormi quantità di dati, potrebbero essere lo strumento chiave per costruire questa nuova forma di linguaggio.
Sarebbe un passo straordinario verso una comprensione più profonda e ricca delle nostre idee e delle nostre interazioni. La sfida, ovviamente, sarebbe trovare modi per rendere questa lingua infinita accessibile e comprensibile a tutti, non solo a coloro che hanno il controllo delle macchine.
Hai altre idee interessanti o domande su questo argomento? Sono curioso di ascoltare i tuoi pensieri
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