sabato 29 giugno 2019

Sforzi inutili


Siamo abituati a pensare che per ottenere qualcosa ci si debba sforzare, ci si debba tendere, ci si debba concentrare. E così anche nella meditazione. Ma se la meditazione è una liberazione, un lasciar andare, un sollievo, una distensione, ci troviamo di fronte  a un paradosso. Più ci sforziamo, più ci tendiamo, più ci concentriamo - più ci sfugge l'obiettivo della pratica.
              Se però non facciamo nulla, non otterremo nulla. Dobbiamo quindi alternare     i due momenti: la concentrazione con impegno e il rilassamento. Anzi, la tensione della concentrazione aiuta poi la distensione. E viceversa.
              Siamo costretti ad agire così perché la natura della realtà è dialettica. Un polo fonda il suo opposto.
              Dopo esserci tesi e concentrati, possiamo distenderci meglio. E più ci distendiamo, più usciamo dallo stress-sofferenza-dukkha. È così che ci si libera.
              Se invece ci sforziamo soltanto o ci rilassiamo soltanto, ci allontaniamo dalla meta, proprio come inseguire la propria ombra.

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