martedì 4 giugno 2019

La Chiesa divisa


Nella Chiesa cattolica è in atto una vera e propria guerra. Per esempio, il cardinale tedesco Gerhard Müller, capofila dei cristiani conservatori che si oppongono in Vaticano a Bergoglio, sostiene in un’intervista al Corriere della Sera, che non si può criticare Salvini sull’immigrazione, perché basta che uno sia battezzato e cresimato per essere cristiano. Dunque anche il ministro dell’interno lo è. E aggiunge che, mentre molti vogliono scristianizzare l’Europa, almeno Salvini si rifà ai patroni dell’Unione Europea e alle sue radici cristiane.
Altro esempio: il Papa recita il “mea culpa” in Romania sui Rom. Ma ecco che Antonio Socci, un altro conservatore, lo critica e sostiene che ha sbagliato a non dire nulla sul regime comunista.
Ma non vi meravigliate. Esistono due generi di cattolicesimo: il reazionario e l’ultrareazionario. E il secondo va molto d’accordo con l’autoritarismo e con i governanti più o meno fascisti.
D’altronde l’interpretazione del messaggio di Gesù dipende dai gruppi e dagli individui. Non sarebbero nati altrimenti vari cristianesimi. Tutto dipende dai Papi, dagli intrighi personali, dalla volontà di potere dei singoli, dalla politica e dalle epoche. Perfino san Pietro e san Paolo litigarono. “Cristo è stato forse diviso?” troviamo scritto nella Prima lettera ai Corinzi.
Pare proprio di sì.

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