Molti pensano
che vivere consista nel muoversi e nel cambiare. Ed è vero. Ma c’è anche un
attivismo che è semplicemente confusione mentale e instabilità. Quindi una
perdita di vitalità, uno spreco. Se non riusciamo a concentrarci su nulla, se
vaghiamo da un posto all’altro, da un pensiero all’altro, da una sensazione all’altra…
in realtà non combiniamo nulla, siamo dispersivi, siamo superficiali. Non siamo
presenti.
Ma non essere
presenti è molto grave. Significa in sostanza non essere vivi.
Perciò, nel
tentativo di afferrare ogni stimolo, finiamo per perdere il senso della vita.
Non siamo più a contatto con la realtà.
Ed è per questo
che la meditazione, nonostante le apparenze, si rivela un tentativo di essere
più autenticamente vivi. Paradossalmente, vi fermate e vi concentrate per
assaporare meglio le esperienze.
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