sabato 22 giugno 2019

La scuola del conformismo


I temi scelti quest’anno per l’esame di maturità sono, come sempre, un invito al buonismo perbenista. Si potrebbe parlar male o avanzare quache critica sul generale Dalla Chiesa, su Gino Bartali (che salvò molto ebrei), sulla lotta contro la mafia, sulla difesa del patrimonio artistico, sulla condanna del totalitarismo o su don Milani?
Evidentemente non è permesso. Se qualcuno lo facesse, verrebbe bocciato.
Così gli studenti sono obbligati a ripetere gli stessi luoghi comuni, le stesse ipocrisie. Una vera e propria preparazione all’accettazione conformista di valori e di comportamenti che fanno così piccoli gli italiani. Guardate i nostri politici come hanno imparato bene la lezione. Dicono mai qualcosa di originale, pensano mai con la loro testa?
Le conseguenze di questa cultura del conformismo sono ben visibili nella nostra attuale decadenza. Non c’è più nessuno che inventa niente.

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