In
realtà di Dio possiamo pensare quello che vogliamo: che ci sia o che non ci
sia… Non esistono al mondo metodi scientifici di accertamento in un senso o
nell’altro.
Ma
la cosa che possiamo verificare fin d’ora è il modo in cui lo pensiamo. Bontà, perfezione, amore, potere,
giustizia…? Padre, madre…? Pace, sicurezza…? Silenzio, verbo…? O i loro
contrari?
È
chiaro che si tratta di concetti umani. E il modo in cui pensiamo e/o sentiamo
Dio ci dice qualcosa di preciso non di Dio, ma dei nostri bisogni, delle nostre
priorità, dei nostri punti deboli e punti forti… insomma di noi stessi.
Pensare
Dio non è mai sperimentare Dio, ma sperimentare noi stessi.
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