Quasi tutte le nostre
angosce nascono dall’idea della morte. Ci disperiamo tanto perché pensiamo che
un giorno non saremo più niente e nessuno.
Ma la verità è un’altra.
È difficile liberarsi
completamente della vita, perfino morendo. Qualche nostro impulso, qualche
nostro desiderio, qualche nostra paura, qualche nostra esigenza, è così forte
che continua a permanere come la brace sotto la cenere.
E, proprio come la brace sotto
la cenere, prima o poi divamperà in un fuoco, che ci brucerà di nuovo.
Sì, è difficile morire senza
lasciare qualche traccia, è difficile sparire senza far divampare qualche nuovo
fuoco.
Non riusciamo mai ad essere
veramente nulla, a spegnerci del tutto. Qualcosa rimane sempre. Ed è questo il
problema.
Rimane sempre una
separazione fra noi e il tutto.
Allora se non relizziamo l'intero dovremo sempre soffrire e tornare a reincarnarci? se ho capito bene?
RispondiEliminaIn un certo senso, è proprio così.
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