giovedì 10 dicembre 2015

L'esercizio del guardare

Se è difficile guardare un oggetto o una persona senza mettere in mezzo qualche pensiero (con i suoi giudizi e pregiudizi), lo è ancora di più guardare se stessi.
Ma la consapevolezza è proprio questo: guardare senza interpretazioni più o meno distorcenti. È come uno specchio che rifletta gli oggetti con imparzialità. Non partecipa alle esperienze, ma le rispecchia.
È così che bisogna addestrarsi a guardare.
Naturalmente non cerchiamo uno specchio perfetto, l’imparzialità assoluta: se la distorsione è minima, è già un successo.
Proviamo prima a guardare per esempio un albero senza pensare: è bello, è brutto, è diritto, è storto, ecc. Poi facciamo lo stesso con noi stessi e con le nostre azioni.

Questo esercizio ha un grande potere: rasserena l’animo, schiarisce la vista interiore e ci abitua a guardare le cose con imparzialità e nel presente.

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