venerdì 4 dicembre 2015

Il giocatore di dadi

Sì, forse Dio non gioca a dadi, così come diceva Einstein. Ma certamente gioca a birilli. E i birilli siamo noi.
La Terra è un gigantesco esperimento. E le cavie siamo noi.
Se vi affidate solo a Dio, non siete in buone mani.
Tutto è ingiusto, viviamo nella dimensione dell’ingiustizia. L’universo è violento e ingiusto, la società è ingiusta, l’uomo è ingiusto. La vita si alimenta di altra vita.
Noi ci affanniamo a cercare una razionalità in questo panorama sconfortante. E ci inventiamo spiegazioni logiche, come la legge del karma, il peccato originale o un futuro di retribuzione, tipo paradiso-inferno-pugatorio. Ma la realtà è questa. Ed è qui che dobbiamo intervenire per cambiare un po’ le ingiustizie.
Noi possiamo essere migliori di Dio ed aiutare, finché possiamo, i birilli caduti. O forse c’è un Dio, in tutto questo, che sta cercando di emergere dopo essersi dissolto dissennatamente nel mondo.
Credere in un Dio perfetto che ha creato questo mondo?
Ma come, se nasciamo e moriamo piangendo?

“Noi non smetteremo di esplorare
E il fine di tutto il nostro esplorare
Sarà arrivare là dove partimmo
E conoscere il posto per la prima volta”

                    T. S. Eliot

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