mercoledì 9 dicembre 2015

La misericordia

Mentre il Papa invoca la misericordia divina con le sue cerimonie folcloristiche, i nostri media (radio, televisione, giornali, ecc.) ci asfissiano dalla mattina alle sera con particolari fondamentali come il non uso del martelletto per aprire la porta “santa”. Si fanno convegni sui Giubilei e si trasmettono programmi e film tra i più stucchevoli. Insomma un can can e una noia mortali. Sembra che gli italioti si siano tutti trasformati in devoti. È il solito squilibrio mentale del nostro popolo che non è capace di sobrietà, di equilibrio e di distacco.
Si vede benissimo che lo Stato italiano è al servizio dello Stato del Vaticano. Nessuno ci parla delle ingenti spese che ci costerà un anno di questo marasma. E ci si dimentica della profonda corruzione della Chiesa cattolica, così ben evidenziata dai recenti processi in cui si attaccano i giornalisti che hanno scoperto gli sperperi e le ruberie di tanti prelati.
Impariamo dagli stranieri che non si occupano tanto dei rituali papalini e li considerano per quello che sono: semplici cerimonie per esaltare il potere della Chiesa.
Quanto alla misericordia divina, basta esaminare, al di là della retorica ecclesiale, i titoli di qualche giornale per rendersi conto che Dio se ne frega dei nostri rituali: tutto prosegue come sempre, tra morti, uccisioni, perversioni, ingiustizie, accoltellamenti, guerre, disastri naturali e malattie di ogni genere.

Se poi contiamo sulla misericordia umana, beh lasciamo perdere.

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