La nostra vita è fatta di
azioni ripetitive (alzarsi, vestirsi, lavarsi, mangiare, ecc.) e, anche se
talvolta cambiamo un po’ le abitudini, alla fine ricadiamo sempre in una routine. Innestiamo per così dire il
pilota automatico.
Ma innestare il pilota
automatico significa perdere consapevolezza di ciò che si fa.
Una delle funzioni della
meditazione è riprendere la consapevolezza anche delle azioni più comuni e
ripetitive: io sono qui e sto facendo questo.
Anche questo è un modo per
risvegliarsi, per essere attenti, per non dare per scontato ciò che invece è
parte essenziale della nostra vita.
Forse pensiamo di fare con
la meditazione esperienze meravigliose; ma è già meraviglioso mettere un passo
dietro l’altro, respirare con calma, masticare qualcosa di buono o lavarsi la
faccia con acqua fresca o calda… cose che di solito facciamo avendone perso il
gusto e l’importanza.
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