domenica 6 dicembre 2015

La concretezza della meditazione

La meditazione ha un senso solo se produce effetti concreti. Non è una fede che rimandi all’aldilà ogni verifica. I vantaggi devono essere verificati subito o a breve termine. E si tratta di vantaggi fisici, mentali e spirituali.
Il primo di questi vantaggi è il benessere psico-fisico, ciò che noi chiamiamo quiete o tranquillità interiore. A noi sembra un effetto piccolo, ma da esso nascono a pioggia beni via via superiori: la leggerezza del corpo (coadiuvato da una dieta appropriata), l’agilità e l’acutezza della mente e infine una chiarezza di visione che rafforza l’intero processo facendo scoprire alcune verità fondamentali.
Infatti, la meditazione porta da una parte verso lo shamatha (lo stato di quiete che fa scaturire la gioia nella vita) e dall’altra verso una comprensione via via crescente del funzionamento del tutto.

Lo stato di shamatha nasce ovviamente dallo starsene il più possibile al di fuori del contesto confuso e violento della società e dalla ricerca del vuoto o della pulizia mentale, che fa emergere un sostrato di consapevolezza felice.

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