Il dogma della nostra civiltà è che si venga al mondo per fare qualcosa, per assolvere qualche
compito.
Ma la verità è che la vita non nasce in funzione di qualcosa, bensì per
se stessa.
Che cosa fanno una lucertola o una quercia? Esistono e basta. Hanno un
secondo fine? Non mi sembra.
Lo stesso per noi, anche se abbiamo corrotto la naturalità e gratuità
dell’essere con l’idea che l’esistenza serva
a qualcosa. È così che è entrata la convinzione perniciosa che dobbiamo
compiacere o servire un Dio oppure superare una specie di esame.
L’idea che la vita sia una prova, al termine del quale qualcuno
stabilirà se meritiamo di essere promossi, rimandati o bocciati definitivamente
è la più stupida e la più dannosa che ci sia al mondo.
La meditazione ci aiuta a stare seduti, rilassati e concentrati, cosicché
possiamo assaporare lo stato di benessere del semplice esistere, al di là d’ogni
idea di scopo o fine.
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