Se vivessimo 200 anni, ci renderemmo conto che il nostro sé non è un
nucleo fisso, ma un centro mutevole che diviene.
Se poi vivessimo mille anni, e ci ricordassimo di quando eravamo
bambini, ci renderemmo conto che non siamo più gli stessi, ma che siamo
impercettibilmente e continuamente cambiati, fino ad essere diventati degli
altri.
Ciò per dire che l'uomo non può rimanere a lungo se stesso, il che rappresenta anche il motore dell'evoluzione e della "reincarnazione".
Ciò per dire che l'uomo non può rimanere a lungo se stesso, il che rappresenta anche il motore dell'evoluzione e della "reincarnazione".
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