La storia della “sacra” Sindone di Torino ci fa capire tante cose sul
credente. Benché sia stato provato che si tratta di un manufatto medioevale, benché,
quando apparve alla fine del Trecento, ne dubitasse subito l’arcivescovo di
Liery e benché papa Clemente VII mettesse in guardia i credenti dicendo che era
soltanto una sacra rappresentazione, la gente continua a credere che sia un’immagine
di Gesù.
In sostanza, il credente vuole credere, indipendentemente dalla realtà.
La fede non è credere in qualcosa – è voler credere.
Ecco perché è inutile qualsiasi prova sull’inesistenza di un Dio che ci
segue e ci protegge. È evidente che sia così.
Ma la gente vuole crederci, ha questa esigenza.
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