sabato 18 aprile 2015

Essere qualcuno

Spesso la nostra spasmodica ricerca di essere “qualcuno”, riconosciuto socialmente (è ovvio), vuol nascondere la scoperta che - per noi stessi, dentro noi stessi - non siamo nessuno.
Cerchiamo e cerchiamo, ma non troviamo niente. Allora, non ci rimane che essere “qualcuno”… per gli altri. Come quelli che non credono in Dio, ma vorrebbero convincerne gli altri per convincere se stessi.
Ma è un’inutile inganno. Prima o poi si riaffaccerà la sensazione di non essere nessuno. Questa sì che è una rivelazione. Che tu sia un servo o un re, sei un essere umano come tutti – e come tutti sei destinato alla debolezza.
Scoprire che non si è nessuno è il primo passo della liberazione. Nessun obbligo, nessun impegno di affermare se stessi.

Ci spogliamo dei ruoli sociali, ci apriamo al mondo. Non abbiamo più il recinto dell’ego superbo che ci tenga separati.

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