Oggi si celebra il settantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. Ma non si tratta solo di liberarsi di una dittatura o di un’oppressione
politica, ideologica e militare.
Il processo di liberazione è molto più profondo.
Dobbiamo liberarci dalle opinioni, dai luoghi comuni, dal pensiero
convenzionale, dai tanti condizionamenti. Ci sembra di essere liberi, ma non lo
siamo. Continuiamo ad essere oppressi dai pregiudizi, dalle credenze infondate,
dalla potenza dei media, dalle paure irrazionali, dai comportamenti meccanici.
Se è relativamente facile liberarsi da un nemico esterno, è molto più
difficile, ma altrettanto doveroso, liberarsi dal nemico che portiamo dentro di
noi, dalla nostra parte oscura e oscurantista.
Dobbiamo renderci conto di essere comunque degli schiavi. E che solo la
consapevolezza può liberarci.
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