Fino a ventinove anni, il Buddha, fu tenuto isolato e iperprotetto nella
reggia paterna, dove gli fu nascosta ogni miseria della vita. Ma un giorno egli
uscì e si imbatté in un malato, in un vecchio e in un morto. Grande Crisi.
Grande Shock. Grande Trauma.
Capì che gli erano state nascoste le brutture della vita, l’”altra
faccia” dell’esistenza.
Ma lo stesso succede a ciascuno di noi. Da piccoli i genitori ci tengono
nascosti i lati sgradevoli della vita, anche per giustificarsi del fatto che ci
hanno messi al mondo. Inevitabile il trauma.
Ma, nonostante ciò, qualcuno continua a raccontarci quanto sia
meravigliosa l’esistenza e a nasconderci i lati peggiori: i preti, i film, la
pubblicità, certi artisti e i mass media governativi, che ci dicono: “Se siete
persone sensibili non guardate le immagini che seguono”.
Così va avanti la grande menzogna. Così s’indora la pillola.
Nessuno ci informa su quanto sia dura e insoddisfacente la vita. E, d’altra
parte, nessuno ci chiede il permesso di metterci al mondo. Ci dicono che è una
grande fortuna e che ne valeva certamente la pena. Sarà… Ma, quando ci mettono
al mondo, nessuno pensa ai pro e contro, nessuno è in grado di fare un bilancio
imparziale, nessuno è veramente lucido – lo droga del sesso serve a questo
stordimento generale.
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