giovedì 9 aprile 2015

La grande menzogna

Fino a ventinove anni, il Buddha, fu tenuto isolato e iperprotetto nella reggia paterna, dove gli fu nascosta ogni miseria della vita. Ma un giorno egli uscì e si imbatté in un malato, in un vecchio e in un morto. Grande Crisi. Grande Shock. Grande Trauma.
Capì che gli erano state nascoste le brutture della vita, l’”altra faccia” dell’esistenza.
Ma lo stesso succede a ciascuno di noi. Da piccoli i genitori ci tengono nascosti i lati sgradevoli della vita, anche per giustificarsi del fatto che ci hanno messi al mondo. Inevitabile il trauma.
Ma, nonostante ciò, qualcuno continua a raccontarci quanto sia meravigliosa l’esistenza e a nasconderci i lati peggiori: i preti, i film, la pubblicità, certi artisti e i mass media governativi, che ci dicono: “Se siete persone sensibili non guardate le immagini che seguono”.
Così va avanti la grande menzogna. Così s’indora la pillola.

Nessuno ci informa su quanto sia dura e insoddisfacente la vita. E, d’altra parte, nessuno ci chiede il permesso di metterci al mondo. Ci dicono che è una grande fortuna e che ne valeva certamente la pena. Sarà… Ma, quando ci mettono al mondo, nessuno pensa ai pro e contro, nessuno è in grado di fare un bilancio imparziale, nessuno è veramente lucido – lo droga del sesso serve a questo stordimento generale.

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