La gente parla troppo velocemente - questo è il problema. Non ha tempo di pensare. E, non pensando, parla per convenzioni, per frasi fatte, per luoghi comuni, per sentito dire, facendosi trascinare dalla dialettica del dizionario. Non da un pensiero autentico.
Quando, per esempio, si fa loro una domanda, rispondono in base alla logica ordinaria, scontata, quindi nemmeno pensano.
Il guaio è che vivono così: vite banali, vite convenzionali, vite da pappagalli che ripetono senza capire, vite inautentiche.
Non riuscendo a pensare con la loro testa, vivono facendosi guidare dalla mente collettiva - prevedibile, stereotipata, non personale , non originale.
Non arrivano neppure ad essere veri individui.
Sono come le api o le formiche. Cloni.
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