Nell’antichità, tutte le
forze della natura erano rappresentate dagli dèi: Eolo presiedeva il vento,
Apollo il sole, Poseidone il mare, Zeus il cielo e così via.
Poi ai vari dèi si è
sostituito un Dio unico, che comanda tutto.
Ma siamo ancora all’interno
dello stesso discorso – un discorso mitologico.
Lo scopo non è solo quelli
di identificare la causa o le cause prime della natura e del cosmo, ma di
arrivare a controllarle attraverso il rito, il sacramento, il sacrificio, l’offerta,
ecc.
Si tratta in sostanza,
primo, di una necessità della ragione che cerca di identificare e di dare una
spiegazione logica a fenomeni che altrimenti apparirebbero arbitrari e
incontrollabili, e, secondo, di un bisogno psicologico. Si vorrebbe infatti ridurre
l’angoscia dell’imprevedibile e l’ingovernabilità dei fenomeni, degli
avvenimenti e del loro presunto autore.
Con Dio in fondo si può
trattare: esistono regole, comandamenti, rituali, prezzari, eccezioni, cavilli,
intermediari…
E per un po’ si sta
tranquilli… finché non arriva quell’evento che non è più controllabile e che
sfascia il fragile castello di carte della mente.
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